Foto di Massimo Piccoli |
Se ti dico «ape»,
probabilmente la tua associazione mentale sarà «miele», ma il ruolo di questi
insetti sulla nostra alimentazione è ben più importante. Sapevi che
oltre un terzo del nostro cibo dipende dal lavoro degli insetti impollinatori,
come api e farfalle? E sapevi pure che negli ultimi decenni in Europa e Nord
America si sta assistendo a un vistoso calo delle api? Come segnala Greenpeace
nel sito salviamoleapi.org solo nel Regno Unito dal 2010 la perdita commerciale
delle api è stata del 45%.
Alcune coltivazioni più di altre dipendono dagli insetti
impollinatori, come mele, fragole, pomodori e mandorle, ma non va sottovalutato
l’impatto sui foraggi per gli animali da allevamento, né l’incidenza sugli
ecosistemi naturali.
Questa potrebbe essere un’informazione allarmista fine a se stessa, se non fosse che chiunque di noi si può attivare in diversi
modi per contrastare il fenomeno.
Per esempio, a livello personale o istituzionale si possono
creare habitat adatti alle api. Se hai un giardino puoi coltivare fiori e
piante adatti. Lavanda, rosmarino, tagete, trifoglio e calendula – tanto per
citarne alcuni – non richiedono nessuna abilità green. E puoi persino costruire
un rifugio (le istruzioni sono scaricabili dal sito citato sopra, al link «Entra in azione»).
Se invece di verde hai solo il pollice, puoi firmare la
petizione per chiedere alla Commissione Europea e al Governo italiano la messa
al bando dei pesticidi che intaccano la salute delle api in vari modi: incidono
sui loro tempi di sviluppo, aumentano le malformazioni, intaccano la capacità
di orientarsi e apprendere, riducono l’olfatto e indeboliscono le difese da
virus, acari e parassiti, decimando interi alveari. Informazioni più approfondite qui.
Per fortuna, persino città come Milano si stanno attivando.
Dal 2016, con lo slogan «Sapessi
com’è strano farsi impollinare a Milano»
è partito il progetto Impollina-Mi, che prevede tra l’altro prati a semina
mista nei parchi, aiuole perenni e corridoi verdi all’insegna della
biodiversità.
E non è l’unica iniziativa virtuosa. A Milano, Bologna e
Potenza Legambiente ha dato il via con Conapi al progetto Api e Orti per
monitorare la salute di questi insetti negli orti condivisi come quello di via Padova,
a Milano, dove si può seguire il ciclo produttivo delle api, assistere alla
smielatura e fare gustosi assaggi. Un’occasione anche per chi ha bambini per
far capire il ruolo prezioso di questi imenotteri sulla nostra quotidianità.
Conosci anche tu altre iniziative simili?
A piccoli passi, un giorno dopo l’altro, tutti possiamo fare
qualcosa per le api… e per noi stessi.