Nonostante alzasse
sempre gli occhi al cielo, Rose amava aiutare gli altri. Era contenta di
sentire il sospiro di sollievo di sua madre quando la vedeva tornare con gli
ingredienti giusti, le piaceva che suo padre l’abbracciasse dopo che aveva
preparato un impasto per frollini friabile al punto giusto, amava il modo in
cui gli abitanti della città canticchiavano soddisfatti dopo aver addentato il
loro primo croissant al cioccolato della giornata, soffice e caldo. E amava
come l’insieme degli ingredienti – alcuni normali, altri decisamente meno – non
solo rendevano le persone felici, ma a volte persino più di questo.
Chi è Rose?
È la figlia dei signori Bliss, pasticcieri molto speciali perché nei loro dolci mescolano farina, uova, mandorle o cioccolato, nonché funghi parlanti, lacrime di stregone o sussurri di nani bisbetici, secondo le ricette segrete del preziosissimo Magiricettario, tramandato di generazione in generazione nella loro famiglia.
È la figlia dei signori Bliss, pasticcieri molto speciali perché nei loro dolci mescolano farina, uova, mandorle o cioccolato, nonché funghi parlanti, lacrime di stregone o sussurri di nani bisbetici, secondo le ricette segrete del preziosissimo Magiricettario, tramandato di generazione in generazione nella loro famiglia.
Però, leggendo oltre le righe, forse Rose siamo noi. Noi che non
sapremo mai cucinare la Torta Tornaindietro alle more, ma usiamo il cibo per
sciogliere i dispiaceri anche senza mettere nell’impasto un pizzico di vento
del Nord. Noi che mescoliamo farina e ricordi, uova e desideri. Noi che abbiamo imparato – come una specie di ricetta di famiglia, regalata da una nonna, da una mamma o da un figlio – come la felicità stia nelle piccole cose, in un croissant caldo o nell'abbraccio di chi amiamo.
E tu, non hai preparato, qualche volta, una magica ricetta di famiglia?
Brano tratto da Kathryn Littlewood, Profumo di cioccolato, Mondadori, Milano 2012, p. 19